Torta all'olio di oliva e succo di arancio

Quando ho scoperto questa ricetta nel libro di Tessa Kiros "Ricordi in cucina", ho pensato che mi sarebbe piaciuta moltissimo la mattina a colazione. Non troppo elaborata e con l'arancio, succo e scorza, come ingrediente fondamentale. Mi piacevano anche i pinoli, ma purtroppo io sono la regina, non dell'ingrediente segreto, quanto dell'ingrediente mancante. Ecco quindi che credevo di avere dei pinoli e invece mi son trovata tra le mani solo semi di zucca e mandorle. Beh, ho fatto una pronta sostituzione ed è andata bene così.
Quello che però ho scoperto in questa semplice torta è che si avvicina moltissimo a un prodotto dolciario molto caro ai bolognesi: la tortina di Porretta. Quella che - si dice - non si riesce a mangiare in dieci passi perché ti si "impaluga in bocca"...ovvero, da masticare e inghiottire non è così facile perché se vai in fretta di diventa tutta spugnosa e si crea una pallozza che non riesci a deglutire. Il che è vero... era una delle gare preferite a scuola da ragazzina...
Così insomma. c on la torta all'olio e all'arancio ho ritrovato un po' di infanzia e colazioni felici. E credo che due belle fette le porterò in giornata a due amici, Costanzo e Giorgia, che oggi compiono gli anni.  AUGURI!!!
Con questo impasto ho fatto due torte e mezza: due medie e un super tortino che mi ricorda quello famoso però a due piani. Senza nostalgia, ma con la sorpresa di una scoperta.

Torta all'olio di oliva e succo d'arancio

la ricetta dice: x due torte da 22 cm di diametro


4 uova, albumi e tuorli separati
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
250 gr di zucchero
50 gr di zucchero di canna chiaro (io ho usato 300 gr di zucchero di canna)
200 ml di olio di oliva (io ne ho messi 150)
400 grammi di farina
1 cucchiaino colmo di lievito
scorsa di 1 arancia finemente grattata e biologica
250 ml di succo di arancia spfremuto fresco
40 gr di pinoli

Scaldo il forno a 180°. Spennello due tortiere di con olio di oliva e infarino. Monto a neve ferma gli albumi in una ciotola capiente (se fa caldo li metto in frigo e non li lascio troppo perché si smontano).
Sbatto i tuorli con la vaniglia finché sono gonfi e spumosi. Incorporo, sbattendo, lo zucchero bianco e quello di canna (o tutto di canna come me), poi aggiungi l'olio di oliva un poco alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta. Unisco la farina, il lievito, la scorsa e il succo d'arancia e mescolo bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporo delicatamente gli albumi montati a neve.
Verso il composto dividendolo per tortiera e cospargo la superficie con i pinoli se li ho oppure con le mandorle che lascio intere o spezzetto. Inforno per 35 minuti (io ho divuto lasciarlo 45 minuti) finché le torte sono dirate e croccanti in superficie e uno stuzzicadenti infilato nel centro esce pulito. Lascio raffreddare prima di servire e conservo in una scatola di latta.

Commenti

  1. L'importante è improvvisare ^_^ se poi al posto di un ingrediente ne mettiamo un altro che differenza fa? Purchè sia buono in cucina tutto è lecito ;) e la foto di questa torta è strepitosa! Immagino (con un languorino) che anche il sapore non deve essere niente male!
    A presto
    Sonia

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  2. ciao Sonia,
    la torta è buona e semplice e anche con i semi di zucca e le mandorle. amo gli ingredienti improvvisati...uno solo non fa la fine del mondo putché non sia il lievito...eh! grazie!

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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