Dal giardino alla teiera: due amiche e una sala di camelie

Veruscka Clemente (sulla scala) e Cinzia Baldisseri

Qualche decennio fa, direi due, mia mamma mi diceva spesso: "qui a Bologna mancano un bel fioraio e una bella sala da té". Se si è abituati a viaggiare un po' fuori dall'Italia, tipo in Francia o in Inghilterra, si fa presto a farsi venire le voglie. Nel frattempo la mamma è andata ad abitare su un'isola e a pensarci bene, dove abita lei adesso, il fioraio non è un granché. Ma lei a comprare i fiori non ci va più, perché basta che esca di casa e si trova attorno punte di colore meraviglioso da cogliere fresche. Però in città le cose sono cambiate. E, oltre ad avere due fiorai carini, tipo Flò Fiori o Frida's, adesso Bologna può sfoggiare due sale da té davvero belle e di qualità, una la conoscete. L'altra è appena arrivata in via San Vitale e si chiama Il giardino delle Camelie



uno Smokey Earl Gray in una tazza Richard Ginori molto bella e leggiadra come una camelia... la sala da tè in viia San Vitale 7/binvita la città a scoprirla sabato 12 maggio dalle 17.00. Non serve l'invito...

Bene. Questa sala da té l'ho spiata per vari mesi. Qualche volta vedevo la serranda. Altre volte giù. Poi finalmente venerdì scorso l'ho vista aperta con gente dentro. E sono entrata per esprimere la mia gioia. E' davvero bella. La cosa che ti colpisce subito è l'ambiente, i colori della stoffa delle poltrone bordò in contrasto con il legno scuro, una miscela elegante. Un crossover tra glamour francese e sobrietà orientale. Ma soprattutto gli scaffali pieni di contenitori neri sono affascinanti: sono pienidi  té marchiato Mariage Frères. 
Il Giardino delle Camelie (il giardino è chiiamato il terreno dove si coltiva il tè e la camelia (camellia sinensis) la pianta dalle cui foglie di ricava la bevanda) è un sogno diventato realtà di Veruscka, friulana e Cinzia, veneta, due amiche che si sono conosciute a Bologna, all'università, mentre studiavano storia dell'arte. Veruscka la grande appassionata di té. Tanto entusiasta da aver "convertito" Cinzia a forza di afternoon tea. La stessa "cerimonia" che viene riproposta adesso (su prenotazione) nel salone, proprio con l'alzatina "decorata" di scones ripieni di marmellata o formaggio di capra e aranci canditi, i biscottini aromatizzati, i piccoli sandwich. L'afternoon tea, abitudine nata in Inghilterra nel 1840, è come una merenda e si consuma solitamente tra le 2 e le 5 del pomeriggio. Qui la potete provare e costa 18 euro, comprende una teiera da 600 ml e un'alzatina.


Con Veruscka del Giardino "profumato" che riuscirà a inebriare i bolognesi, ho gioiosamente preso un té qualche sera fa ed è stata un'occasione per scoprire nuove storie legate a questa celebre bevanda che nel corso del secolo XVII in Inghilterra, veniva gustato nei Tea Gardens, fra il verde secolare dei parchi cittadiini (dove spesso sorgevano pagode cinesi, tempietti veneziani e altre architetture esotiche) e gli specchi d'acqua dei laghetti. Si ascoltava musica, si facevano giochi mondani... il flirting era il più gettonato.


Mentre bevevo il mio Smokey Earl Gray (mi piacciono in particolare i tè affumicati come il Lapsang Souchong), riflettevo sul fatto che bere un tè in un posto come questo, con tutta la cura e ricercatezza possibile, con una selezione così attenta, non costa poi tanto: la teiera più cara costa 8 euro e contiene delle foglioline che possono costare dai 18 ai 42 euro all'etto. Se penso che una teiera di Twinings in bustina con acqua del rubinetto (qui è S. Anna, residuo fisso bassissimo, il che è basilare), scaldata con il sifone del cappuccino in un bar qualsiasi me ne può costare 4 o 5...beh, spero che il verbo delle Camelie si diffonda. Perchè spesso c'è diffidenza verso i posti così visivamente preziosi. Si teme di essere spennati.


l'ambiente 2- la crostata in vetrina 3- la credenza con le tazze di té 4- l'orologio proiettato con la cornice di tazzine da té 5- frutta secca e appunti 6- le scatole Mariage Frères




Un po' di chiacchiere, abitudini da modificare, curiosità con Veruscka Clemente

Perché Mariage Frères
Di tè ne ho bevuto tanto e di tante tipologie. Mi sono appassionata perché mio padre mi ha trasmesso il piacere di questa bevanda che lui avevo sostituito al vino, essendo astemio. E da friulano di Cormons, cuore della prestigiosa area vinicola del Collio, la cosa risultava ancor più particolare. Cercava continuamente nuovi tè e tutti gli amici, dai viaggii, gli portavano qualcosa da assaggiare. Sono quindi cresciuta bevendone tante qualità, facendo la mia ricerca. Ma quando ho scoperto a Parigi Mariage Frères ho capito che il mio giardino l'avrei fatto con questa marca i cui aromi non sono di sintesi, ma fatti con gli oli essenziali, dal 1854. Sono bravissimi nelle miscele e nelle aromatizzazioni del tè in purezza.

I preferiti
Adoro gli affumicati o un classico come l'Earl Gray, magari affiancato con il gelsomino. Apprezzo molto anche il Pu-erh che è ideale da sorseggiare in una giornata di neve e freddo, seduti in poltrona con un libro appassionante. E' il tè giusto per una lunga durata, magari nella teiera rivesitita di feltro, perché ad esempio, un tè verde farebbe più fatica, non puoi tenerlo fermo troppo. 

Tè maschile tè femminile
Il Pu-erh è maschile. Un tè verde al gelsomino o nero affumicato alla rosa è femminile. 

Cina, India, Giappone
Per i cinesi il tè nero è solo da esportazione, mentre per gli indiani è il té che fanno e che bevono. I tè giapponesi sono costosi in Occidente perché nel Sol Levante di tè se ne produce poco da esportazione, quello che hanno se lo bevono tutto.

Il tè con il limone, il tè con il latte, il tè con lo zucchero, il tè con il miele
Ci sono tè che sopportano il goccio di latte, magari i tè del mattino. Ma se vuoi uccidere la bevanda, mettici il limone. Alcune persone me lo chiedono il limone, io porto la fettina dentro un piccolo spremitore di metallo e chiedo, se possibile, di assaggiarlo prima, senza agrume. Ognuno è libero di bere il tè come vuole, ma l'uso del limone è una distorsione tutta nostra, che si è diffusa perché con il limone puoi diluire un'infusione troppo lunga e nascondere il sapore molto tannico. Sui nostri tavolini c'è lo zucchero. Il miele, se chiesto, lo portiamo. Il mio consiglio, però, è sempre quello di assaggiare prima senza niente.

Abbinamenti col cibo
al Giardino delle Camelie si può:
pranzare con 10 euro: un piatto di formaggi bio di capra di Savigno, un'insalata e una bevanda (teiera) a scelta tra tè verde, nero, oolong. Oppure torte salate o roast beef e insalatona o toast con speck di anatra e crema di carciofi tartufata.
fare colazione dalle 10: coi croissant del forno Il banco del pane, farciti al momento di creme spalmabili di Rizzati di Ferrara o marmellate di agrumi dell'azienda agricola siciliana dei Marchesi di San Giuliano. Un croissant (2 euro) + una teiera da 6/7/8 euro o caffè della torrefazione Lady Cafè.
Tè bianco: con tenerina al cioccolato farebbe molta fatica. Meglio un biscotto di riso o di mais
Earl Gray: ottimo un biscotto con le mandorle, i sablè, gli scones, una fetta di crostata di lamponi
Darjeeling: per lo champagne dei tè, se ha un retrogusto moscato, è perfetta una torta di nocciola
Affumicati: salmone e formaggi
Sencha: ideale per pasteggiare, con roast beef inglese freddo e un'insalata
Pu-erh, Assam, affumicati: col formaggiio è un matrimonio perfetto

Tè in bustina
Qui non si serve, ma si può comprare nelle confezioni che racchiudono le foglie in sacchettini di mussolina.

Il costo del tè
Al Giardino delle Camelie ci sono tre fasce di costi, da 6/7/8 euro a teiera. E una teiera da 600 ml è sempre per una persona sola e viene servita con 2 biscottini.  Una teiera da 8 euro contiene un tè che costa dai 18 euro in su all'etto, dagli 8 ai 18 euro teiera da 7 e dagli 8 euro in gù teiera da 6 euro. Il tè più costoso è il Castelton, un Darjeeling da 42 euro all'etto.

Letture consigliate
"Il the" di Christine Dattner, Fabbri Editore
"L'arte francese del tè", Mariage Frères

la vetrina e il portico

in bagno piastrelle disegnate da Ruben Toledo 2- la vista della base con bollitore 3- il marchio 4- i biscottini del forno Martelli e frutta secca 5- la macchina del caffè è una Faema 71 del 1976 rimessa a posto. Il caffè è della torrefazione Lady Cafè di Massimo Benini di San Secondo Parmense. Il caffè non è raccolto da terra ma dalla pianta e di varie provenienze. In questo modo la tostatura può essere gentile perché non deve nascondere un sapore forte che sa di marcio (il caffè che cade, marcisce) 6- Cinzia e Veruscka, amiche di università e poi socie in affari di té

Smokey Earl Gray (té cinese affumicato con legno di pino e aromatizzato con olio essenziale di bergamotto) bevuto all'orientale, con frutta secca e all'occidentale, coi biscottini di frolla aromatizzata ai té.

Il Giardino delle Camelie
via San Vitale 7/b
051 5870673

Commenti

  1. Cosa ne penso? che corro in centro appena posso!! sono tè e tisana dipendente, sempre in qualsiasi stagione due o tre tazze al giorno non me le leva nessuno!! bellissima sala da tè e sono molto curiosa di assaggiare questa marca Mariage Frères!! baci Bea, grande scopritrice di piccole perle bolognesi!

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    2. è un posto che, a parte la bevanda che propone - che poi ho scordato di dire che tra un po' inizia a fare il tè freddo - riscalda il cuore. baci!

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  2. indirizzo segnato! andrò atrovarle al più presto e a diffondere il "verbo" :-)

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  3. Brava Bea, e meraviglioso questo posto.
    Ho scoperto Mariage Freres a Dicembre a Parigi, io e Luca avevamo casa a Place du Bourg Tibourg e la Maison Freres era proprio a cinquanta metri... che meraviglia... a Settembre (prendere un the a Giugno non mi sembra ottimale) non vedo l'ora di portarcelo...
    <3

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  4. ci potevo scommettere che conoscevi i fratelli francesi. mi son dimenticata di scrivere che tra un po' iniziano a fare il tè freddo coi loro teucci. io andrò presto a farci pranzo, quando torno da via. ne approfitto per salutarti ossolinska!

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    1. vuoi dire che bisogna fare un pirottin-tea? io torno a fine maggio, un bacino Arianna!

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  6. Ciao Benedetta ! un carissimo abbraccio, tanti baci anche a te e un "buon tutto" per questo periodo ! A presto carissima !

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  7. Ecco questo è un posto dove mi piacerebbe andare assieme a te la prossima volta che passo a farti visita! (sai che Frida's adesso c'è anche qui da noi, in Corso Garibladi e per quanto piccolo è the coolest in Brera!)

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    1. caro Uno...come essere già là! ci andremo a colazione/pranzo oppure ci faremo fuori un'alzatina briitish discorrendo di sciocchezze auliche. sai che io in un fioraio ci lavorerei?

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    2. anzi, credo che il prossimo passo sarà la sala da tè dentro al fioraio! ma che non vende solo camelie...anche peonie, gelsomini, caprifogli, orchidee e tanti fiorellini simpatici.

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