Sotto la Torre esagonale, tra tortelli con pesca e menta e Impressioni di Settembre

gli chef attorno al forno nella black box: la cucina in container sotto la torre d'Oriolo dei Fichi

So già che di quest'estate mi resterà un ricordo di tanti frammenti che compongono un'immagine unica. Il che spiega un po' anche come sarà la mia stagione calda. Non viaggi lunghi, Pantelleria deve attendere. Piccoli e intensi episodi, avventure romantiche con l'Adorabile che ogni tanto farà capolino approdando sulla terra ferma da splendidi mari, storie di amicizia, salsedine da weekend.
E così ecco la prima cartolina. Arriva da Faenza, precisamente da una cena sotto la Torre di Oriolo dei Fichi, unico esempio di torre esagonale a "doppio puntone" (volevo dare qualche info storica eh!) dove sono stata invitata lunedì scorso dall'amico Maurizio Ranucci, caporedattore di Gustando e direttore artistico di questa serata sempre bellissima che ha come unica esperienza visiva la vallata che si vede, comodamente seduti e rifocillati, dalla terrazza panoramica. E chi c'era in cucina? C'erano vari chef... ma guarda caso io ho incontrato Riccardo, che ormai, dopo aver lasciato il Pappagallo va veloce come un fulmine che tuona sempre su bellissimi tavoli, con i suoi menu incredibili. Lui è sempre e comunque lo chef che Bologna stava aspettando. E devo dire che sta mettendo insieme un'esperienza grandissima di situazioni, umanità, personalità. Di questa cena non vedrete piatti, ma solo qualche immagine che restituisce dei momenti. Tutto si è svolto alla luce delle candele e della valle. Ma i sapori, quelli me li porto ancora in mente.




twilight sotto la torre e vista sulla valle

In particolare, e non è perché siamo amici, lo giuro, i tortelli di ricotta con pesca e menta nemerosa di Riccardo. Chelunedì sera molto tardi, era già mezzanotte passata, mentre rincasavo in macchina in autostrada da Faenza, mi son venuti al palato mentale attraverso un frammento minuscolo di pepe... che me li ha fatti riesplodere in bocca. Improvviso e bellissimo. Tutto avvolto in questo ripieno dalle mille sfumature percepite una dopo l'altra, con il sorriso sulle labbra. Il suo piatto era il primo del menu della terza edizione di "Torre stellata" che è stato aperto dal cocktail di gamberetti di Luca Marchini de "L'erba del Re", una crema inglese salata, gamberetti di Sicilia in riduzione di Worcestershire Sauce. Il secondo era affidato a Matteo Salbaroli de L'Acciuga di Ravenna, un'osteria e cicchetteria che mi incuriosisce da tempo! Lui ha preparato la scaloppa di spigola con rosette fogliari (il cespuglietto insomma) di papavero selvatico di campo, fiori di zucca, tartufo estivo, panna acida e acciughe del Cantabrico... e davvero anche questo piatto era eccellente e sostanzioso. Gran finale col dolce: coppetta di pasta frolla (che ti senti un po' strano a mangiartela tutta voracemente perché è buonissima, per il condizionamento che hai sulle coppette da gelato di plastica insomma) con palline di gelato al sorbetto di pesca e allo zabaione leggero al passito con pistacchi e lampone del gelatiere Simone De Feo di "Capolinea" a Reggio Emilia. Bello il fil "rosè" della pesca dal primo al dessert.
Ultimi nella mia lista scritta di cose, ma non nel grande piacere che provo quando vedo tanti buoni vini tutti lì a disposizione durante una cena (non sono un'ubriacona, solo che mi piace molto aver tanta scelta!), ecco le cantine della zona presenti. Io ho un debole per i Poderi Marini, perché il primo amore non si scorda mai e il Morosé assaggiato l'anno scorso qui alla Torre resterà per sempre nel mio cuore. E così ho subito addocchiato l'Estroverso spumante Brut. Poi ho una mezza cotta anche per Leone Conti (l'azienda!) e il suo Impressioni di Settembre che ho scoperto lo scorso anno all'Hana Bi, una sera che ero andata a sentire gli Other Lives, concertone "Romagna Mia" del 2012, che ha già avuto un degno successore in quello ravennate di Tame Impala, visto martedì sera. Anche se l'esperienza gastronomica abbinata non è stata memorabile, anzi, già dimenticata per fortuna! Ho bevuto anche il "Centorose" vino spumante di qualità rosata dell'azienda Spinetta, "Divo Famoso" (che nome! questi romagnoli si divertono) spumante de La Sabbiona e per chiudere il passito rosso "Una Rosa" di Quinzan. Ma, ripeto, non pensate che ne abbia bevuto a litrate...piccoli assaggi, come un'apetta che vola di fiore in fiore. Bella serata, con anche un ricordo dello scorso anno, quando fin quassu ero giunta con la Simo e Cippi. A presto amici!

Ah, per chi fosse curioso di visitare la Torre c'è una bella notizia, perché tutti i mercoledì fino al 7 agosto, dalle 20 alle 24, quassù si mangia, si bevono i buonissimi vini del territorio e si ascolta un po' di musica, con la possibilità di visitare la torre. E giuro... la vista è incantevole.

Oriolodisera@gmail.com per info
www.torredioriolo.it

Commenti

  1. Ma che bel post Bebe!!!! E mi hai fatto venire una gran voglia di pesca :)

    RispondiElimina
  2. Ma che bel post Bebe!!!! E mi hai fatto venire una gran voglia di pesca :)

    RispondiElimina

Posta un commento

per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

Post più popolari