Il pranzo della domenica al Vicolo Colombina

cannolo di formaggio caprino con peperoni grigliati e sott'olio, antipasto, 10 euro
Domenica scorsa era una giornata uggiosissima, ma io avevo già un piano B. Con l'Adorabile avevamo pensato che se ci fosse stata la pioggia ne avremmo approfittato per fare delle cose in centro. Tipo: andare a vedere le mostre della prima Biennale di fotografia industriale Foto/Industria, inaugurata il 5 ottobre e allestita in vari palazzi e musei della città fino al 20 ottobre. Una manifestazione che mi piace tantissimo perché mette in mostra fotografie che in generale ritraggono il mondo del lavoro da punti di vista inediti, in cui l'universo professionale è a volte pop, a volte sexy, a volte blues, a volte toccante, spesso poetico e anche voyeuristico. La rivoluzione industriale non è mai stata così seducente come nelle foto di Gabriele Basilico, David Goldblatt o Brian Griffin e tutti i fotografi protagonisti delle 16 mostre che sono anche un'occasione per esplorare spazi aperti solo occasionalmente con i Bastardini in via D'Azeglio o lo Spazio Carbonesi nella via omonima. E quindi, con un programma così abbiamo pensato che ci stava bene anche l'esplorazione di un nuovo ristorante. Ci sono passata un bel po' di volte davanti a Vicolo Colombina e sabato ci sono entrata per prenotare per la domenica, quando con l'Adorabile avremmo fatto pranzo della domenica lì. In quel tavolino nella seconda sala, accanto alla bellissima porta-scultura. Figo!



la porta scultura, non d'ingresso (che poi è uguale), ma della seconda sala, di Vicolo Colombina

Ti senti in un salotto di amici borghesi anni Settanta, appena entri alla Colombina (mi permetto di chiamare il ristirante così, come lo chiamano in molti). Insomma, posso dire in famiglia, visto che la mia estrazione sociale è quella. Amici con il pantalone stretto e largo in fondo, la camicia un po' sbottonata e stretta dentro al pantalone con cintura per gli uomini, gonna pantalone, stivale alto così, camicia con collettone e capello alla Farrah Fawcett per le donne. E le immancabili Muratti o Marlboro sul tavolo basso, magari di vetro. Per me quell'ingresso è un viaggio nel tempo col suo divano in pelle, tutti i liquori alle spalle, lo specchio e il tavolo basso davanti, le grandi foto in bianco e nero alle pareti. Poi iniziano i tavolini bianchi che proseguono nella seconda sala, c'è la credenza in legno molto "casa della nonna style" e altri dettagli che fanno atmosfera calorosa, aiutati dalle luci. E poi il servizio, gentile ma non formale, molto diretto, come se ci fossimo sempre conosciuti. Quindi bene, l'inizio è perfetto. Ma anche il dopo, il cibo. Che, avevo pensato subito il sabato, leggendo la carta esposta fuori dalla porta su due paginette, è soprattutto costruito sulla carne e sulla tradizione (con alcune leggere rivisitazioni), ma offre al vegetariano tre piatti con ingredienti di verdure e formaggio che intrigano parecchio, non sono scontati. Do mentalmente il mio ok e prenoto. E la domenica le aspettative sono assolutamente coccolate, sono contenta di essere venuta a mangiare nel piccolo ristorante rilevato nel 2010 da Max Poggi del Cambio dove la chef reggente è Leonora Rinaldi.

strudel di verdure con salsa di parmigiano e basilico (12 euro), tortelli di taleggio e mandorle in salsa di piselli (12 euro), battuta al coltello di fassona piemontese Macelleria Zivieri, insalatina e parmigiano reggiano del Caseificio Rosola (11 euro)

Del Vicolo Colombina mi è piaciuta moltissimo la cottura delle verdure. Ho vissuto la stessa sensazione che ho provato alla Trattoria Serra, ovvero la certezza che qui qualsiasi alimento sia trattato in modo serissimo, perché se è vero che la carne è regina, è anche vero che verdure con questa consistenza sono gioia: croccantissime. Basta mangiare lo strudel di verdure con salsa di parmigiano e basilico per innamorarsi di carote e broccoli, se fino ad ora li avete snobbati. Le mie scelte sono state lo strudel e il cannolo di formaggio caprino con peperoni grigliati e sott'olio, mentre l'Adorabile ha preso la battuta al coltello di Fassona piemontese e i tortelli di taleggio e mandorle in salsa di piselli... una strage dei sensi! E conto leggero: con un calice di rosso della nostra zona per Mr. A. (non ricordo la cantina!) da 4 euro, caraffa di acqua gratuita e coperto da euro 2,50, totale di 26 euro a testa. Pranzo della domenica delizioso e da rifare, magari di sera, con l'assaggio più impegnativo della cantina, che io ho letteralmente snobbato. E' che a pranzo il vino mi fa venire sonno.

Vicolo Colombina 
Vicolo Colombina 5/b
051233919
sempre aperto a pranzo e a cena

Commenti

  1. Bebe Naif e l'Adorabile alla Colombina...ma sembra un titolo di fiaba per bambini!!! :)
    Dopo il week end a Venezia dove nei ristoranti in cui sono stata non era prevista l'acqua in caraffa (la città è piena di fontane e la bottiglia è 2 euro e mezzo) e un litro di vino della casa 12 euro (!!), direi che questo posto, dove ogni piatto ha una ricercatezza intrigante, è da provare prima possibile...

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  2. Io ci vado sempre con piacere, è un posto che mi piace e si mangia davvero molto bene. La prossima volta assaggia la torta di riso, è indescrivibile per quanto è buona!
    Un bacio
    Marilù

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