Le regole del vero brunch? Dolce, salato, succoso, eccezionale, lentissimo

brunch al museo, Londra

In queste settimane all'ombra delle due Torri si parla molto  di vero tortellino. Ieri è stata ribadita alla città la formula perfetta del vero sformato di patate bolognese. Forse verrà sottolineata qualche nuova caratteristica della tagliatella da ridepositare alla Camera di Commercio. Insomma, grande fermento attorno alla salvaguardia delle nostre ricchezze gastronomiche perché siano fatte bene, a regola d'arte, soprattutto quando vengono esportate. Partendo da queste notizie, proprio una settimana fa, mentre facevo il brunch al Mambo di domenica verso l'una, mi è venuto da pensare che dovrebbe essere depositata anche la formula del "perfetto brunch", sulle basi di quello proposto dall'inglese Guy Beringer nel 1895 attraverso un articolo intitolato: Brunch: un appello". Lui fu il primo a parlare di breakfast+lunch, colazione più pranzo, a dare un orario, attorno a mezzogiorno, e a definirne i contenuti emozionali con quello slogan "allegro, socievole, stimolante". Ecco, poi ci vorrebbe proprio una lista delle cose senza le quali "non è brunch", perché succede proprio così, vai nei posti a Bologna che sfruttano questo marchio di successo e ti sembra sempre di fare un pranzo come tutti i giorni, che però non lo è e ti scombina, perché mancano alcune cose fondamentali. E se c'hai un'idea fissa, rimani delusa. Ecco, purtroppo all'Ex Forno, bar del Mambo (quello del museo, che amo particolarmente per stop quotidiani di relax) il brunch mi ha delusa. Anche come vegetariana che ormai non dovrebbe più vedersi presentare cose (poche) scontate. E non parlo di una che non mangia pesce, formaggio o uova. Mi chiamo Benedetta di vero nome... uffi, dov'è il mio Egg Benedict???



per me non è brunch se non c'è del salmone affumicato

In particolare al Ex-Forno non ho trovato tutte quelle sfiziosità che ti fanno sentire di star consumando un momento gastronomico eccezionale, visto che la tipologia di pasto è di per sé un'eccezione, venendo consumata solitamente dalle 11 alle 15 o dalle 12... insomma in un orario in cui non si è ancora fatta colazione ma si è già verso il pranzo e si ha voglia di tutta una serie di sapori e sensazioni che si possono riassumere in una serie di riflessioni che appunterò qui di seguito. Per me al bar del Mambo c'era poca roba senza carne e per nulla eccitante. E mentre mangiucchiavo depressa il mio uovo con maionese, la caprese, il finocchio olio e limone, un po' d'insalata e carote con formaggio tagliato a mo' di fetta di prosciutto, guardavo il piatto dell'Adorabile con invidia e disappunto: roast beef, lasagne, bistecchina pizzaiola, arrosto e tutto il resto. E rimuginavo che le cose nel mio piatto sono una lista di alimenti emergenza per quando a casa ho fretta. Anche se io, in più, ci metto le erbe dell'orto. Quindi con l'Adorabile abbiamo iniziato a pensare a cosa, per noi, non deve mancare in un brunch memorabile.

1-un buon equilibrio tra dolce e salato
Essendo l'incontro tra due pasti, quello del mattino e quello del mezzogiorno/1/2 deve contenere brioche, pancakes, muffin, miele, yogurt, frutta fresca, cheesecake o anche una crostata e cose salate tipo uova (le Benedict appunto ma anche eggs and bacon o scrambled eggs o la nostra frittata), salmone affumicato, salumi, tramezzini, torte salate, paste fredde, verdure

2-Buone bevande calde e fredde
Una tavola con i succhi di ananas, arancio, pompelmo e nelle stagioni giuste di melone o cocomero freschi è una gioia per gli occhi. Al pari di un corner con il caffè americano, d'orzo e la possibilità di avere un cappuccino visto che siamo in Italia. So che in America e in Inghilterra vanno anche i cocktail alcolici.

3-Dalle 11 alle 15
C'è chi ha tirato tardissimo e arriverà alle 13 e chi invece si è solo ripostato più del solito e alle 11 è pronto per il lungo pasto del sabato o della domenica

4- Il pasto eccezionale
Non succede tutti i giorni ma solo sabato e domenica e per questo deve offrire alcuni piatti fuori dalla norma di pranzo/colazione. Non ci vogliono acrobazie gastronomiche ma solo un pensiero più carino e saporito per questa speciale occasione.

5- Festa per gli occhi, la mente, l'ispirazione
E qui ripesco la mia beniamina Csaba che dà sempre consigli carini per un brunch. A me piace guardare i suoi video e poi aggiungere il mio tocco che non è certamente così perfetto :)

E voi? Come lo amate il brunch?

Commenti

  1. Il brunch è un rito meraviglioso, così come il té, e in Inghilterra o in Scandinavia è seguito religiosamente anche nei posti più informali. (ricordo con e lacrime la torta con il té caldo a Stoccolma a dicembre. ma proprio un momento di relax tale che non ci si credeva).
    A Bologna -e purtroppo in altre città d'Italia- il brunch è snaturato perché da noi quello è l'orario dell'aperitivo e non esiste il concetto di "pasto sostitutivo" del pranzo di sabato o domenica. ognuno ha le sue tradizioni e ok, ma leggere di certe tristezze come quella che hai riportato.. madò. che provincialismo.

    e per noi vegetariani, poi, anche certi apertivi stanno diventando indigesti. io sinceramente non ne posso più...

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    1. (scusa, oggi sono in versione scassapalle :D )

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    2. Certi riti, chiamiamoli così, sono importanti nella vita perché ci regalano intensità meravigliose e inebrianti. Mangiare lo è sempre, ma certi modi di mangiare che son più codificati, come il brunh e il te', quando non si possono fare secondo regola o almeno con alcune caratteristiche che ci aspettiamo, ci sconfortano tantissimo! Per me tutti possono continuare a fare i loro "brunch" se credono, ma me ne terrò bene alla larga. E poi su certe cose sempre scassapalle sempre.

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  2. Quello che scrivi è verissimo, di solito qui il brunch è considerato un pranzo sostenuto e nessuno arriva prima dell'1.
    Io ho provato quello di Palazzo Albergati e mi è piaciuto molto perchè, oltre ad essere un super ottimo pranzo, ha anche il corner della colazione.
    Esci che sei distrutta...

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    1. c'è ancora Palazzo Albergati? E' il classico posto che salta fuori quando si parla di vero-brunch, nel senso che me ne hanno già parlato. sarà da farci un salto, no?

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    2. sarà fatto... anche se io non amo strafogarmi...ma eliminando già carne e animaletti vari forse sarà il giusto :)

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  3. Quello che scrivi è verissimo, di solito qui il brunch è considerato un pranzo sostenuto e nessuno arriva prima dell'1.
    Io ho provato quello di Palazzo Albergati e mi è piaciuto molto perchè, oltre ad essere un super ottimo pranzo, ha anche il corner della colazione.
    Esci che sei distrutta...

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  4. Quello che scrivi è verissimo, di solito qui il brunch è considerato un pranzo sostenuto e nessuno arriva prima dell'1.
    Io ho provato quello di Palazzo Albergati e mi è piaciuto molto perchè, oltre ad essere un super ottimo pranzo, ha anche il corner della colazione.
    Esci che sei distrutta...

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  5. Ah...d'accordissimo. Non c'è traccia di brunch come si deve in questa città! Per ovviare a ció, io e i miei amici ne organizziamo uno a tema periodicamente: british,americano, francese,primaverile ecc...il prossimo sarà GREEN (verde nel cibo o nella filosofia del piatto :) )
    Sulla lentezza, lasciam stare...presente l'Angelo sterminatore? Ecco...si inizia a mezzogiorno e non si riesce più ad uscire dalla casa :)
    Poi, vabbè, andiamo oltre e qualche pazzo fa pure i flyer ma quello è un altro discorso.

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    1. bello il brunch periodico a tema (BPT, insomma, come la tassa) e bella la produzione di flyer casalinghi, bellissima

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