Il nuovo Banco del Vino e la fusion del territorio

il Banco, il Vino, le chiacchiere

Sì, certo, lo conoscete bene il Banco del Vino. Quello di una volta, però. Chiaro, chi era cliente prima, sa che oggi qualcosa è cambiato. Chi invece non era habituè, saprà ora che il Banco del Vino non è più pizzeria, non è più aperto a pranzo tutti i giorni, ha meno posti, i tempi in cucina si sono allungati perché tutto è fatto al momento-momento, lo chef è filippino e il menu è una delicata fusione di sapori nostri ed esotici, in cui i piatti di pesce, soprattutto, e verdure (sì, potrebbe essere un ristorante vegetariano con una bella tendenza salutista) ti tengono coi piedi nella nostra terra e trasportandoti al contempo in viaggi profumati di cumino e lime.



 hamburger di pesce in pane croccante con verdure saltate al wok  e salsine: io mangerei solo cose così, veloci, buone, semplici, divertenti e appaganti

Al Banco del Vino sono state fatte delle scelte, per così dire. Cioè, è successa una bella rivoluzione, che mi sa tanto di pescheria San Gervasio, la linea "casual" del Banco in via Belvedere/angolo San Gervasio, ovvero la zona "movida" over 30. "Mi sa tanto" semplicemente perché alla Pescheria, come il nome suggerisce, è iniziata l'avventura di Manuel e Maurizio, soci da tanti anni, nel mondo del cibo a base di pesce. Lì rosticceria pescivora, si degustano mangiarini (le nostre tapas, preparazioni di piccolo formato) pescivori accompagnati da vino. Al Banco, invece, i due amici-soci hanno tolto la pizza e introdotto il pesce attraverso pochi piatti che cambiano spesso. Dall'hamburger di pesce in pane croccante con verdure saltate al wok (nuova entrata col cuoco filippino, la cottura in wok) alla tagliata di scorfano in crosta di erbe aromatiche servito con lenticchie al cumino, fino allo spiedone cotto alla plancha, servito con erbette saltate al wok e salsicce di maionese fatta in casa e yogurt profumato all'arancio a parte (questi sono primi o piatti unici e costano dai 12 ai 14 euro). Ma per cominciare potete provare il sautè di calamari e mazzancolle o cose più "verdurose" come la zuppa con cereali bio e legumi, con crostini di pane o la vellutata di topinambur, patate, zafferano, con lenticchie bio al cumino (8/9 euro al piatto). 
Lo spazio si è ristretto al Banco del Vino e ora: astenersi grupponi festaioli

Stanchi del frenetico lavoro che tutte le sere li portava ad accudire 60 coperti- molti dei quali abituati al mondo pizza, quindi un universo specifico "fatto soprattutto di famiglie che hanno fretta"- hanno rivoluzionato tutto per lavorare meno (grande controtendenza), lavorare più distesi e produrre, se così si può dire, un maggior relax in sala... al quale potrete decidere di abituarvi o meno: l'esperienza dipende molto da voi, credo, perché l'approccio è davvero chiaro. Io, dall'ordine dell'hamburger al primo morso, credo di aver aspettato 20 minuti, ma avevo tempo e mi son goduta un calice di "Cruasè Brut 2010, Bruno Verdi (rosa da pinot nero 5,5 euro) al bancone, curiosando, scambiando una chiacchiera, chattando con le amiche in viaggio. Più osteria che ristorante, tenendo fede al suo nome.
Manuel e Maurizio ci hanno abituati - fin dall'inizio - alla novità. Perché sono sempre allo studio. E ormai lo conosciamo il loro punto di vista, che è quello di due appassionati gourmet, che spesso si ritagliano del tempo per le loro gite alla "Sideways", alla ricerca di nuovi prodotti, vini altoatesini o champagne, formaggi o salumi: comune denominatore la piccola azienda. Che ha tempo, come loro.

Banco del Vino
via Mentana 3, Bologna
051273832
aperto a cena fino alle 24  (cucina fino alle 23,30)
chiuso domenica e lunedì e tutti i giorni a pranzo eccetto il sabato

Commenti

  1. Venerdì sera ero anche io seduta a quel banco.... Accogliente, e l'evoluzione della scelta del nuovo menù, mi ha resa ancor più felice.

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    1. anche a me piace molto questa versione...la pizza era molto buona ma io in generale non sono una gran mangiatrice di pizza...ma di mangiarini sì!

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  2. peccato...la pizza era buonissima e (roba non da poco) digeribilissima...

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    1. è vero Ivana, su questo concordo. però, come dicevo qui sopra...i nuovi mandarini sono da acquolina...

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea