A -10 tra i monti, sci di fondo e troppa natura: se non l'avete mai fatto (come me) vi racconto come uscirne felici

per caso sono incappata in un posto incantevole


Sì, non è da me fare un weekend in montagna. Non la amo, sono un pesce fuor d'acqua, per davvero. So che questo mio umorverso è riconducibile all'educazione ricevuta e ai ritornelli della mia infanzia, con mio padre che ripeteva spesso "quanto è triste la montagna" tralalà, ma alla fine mi ci mandava perché bisognava fare un po' di montagna d'inverno. D'estate mai, però, rischio: depressione. Ognuno ha la sua storia e a me va bene così, però quest'anno, a proposito di sfide da vincere facile facile, ho proposto all'Adorabile di andare là dove si può fare qualcosa con tutta la neve che è venuta giù. Lui è un marinaio-montanaro e ha dovuto accettare il compromesso di far fondo con me, senza divertirsi troppo, perché tanto io, alla fine, è come se sulla neve ci avessi camminato e nulla più, con quei passi brevi e svelti che in città mi portano lontana facendomi spesso inciampare e slogare le caviglie.




la torta più conosciuta di Asiago (da quel che ho inteso) si chiama Ortigara, dal nome del monte, e la produce il forno Carli. 
Si tratta di un dolce secco, preparato in tre pezzature da 500 g, 750 g e 1 kg. La forma è circolare con un’altezza di tre centimetri circa; il colore interno è giallo zabaione, mentre all’esterno si presenta con una morbida crosticina di colore nocciola chiaro. Mi ricorda, nel gusto, la torta Paradiso. Mi raccomando: il negozio è chiuso il lunedì, come la maggior parte dei negozi ad Asiago.

Allora dicevo, che mi sono divertita in montagna. Questo, grazie al tipo di destinazione e al contorno extra sci. Che significa - ma lo sapete molto bene- un albergo o b&b carini dove dormire e posti confortevoli dove mangiare, senza scomodare conti imperiali. La meta è stata Asiago, che mi è piaciuta tantissimo, per quel suo fascino mitteleuropeo così sobrio, che mi rende sempre tanto felice, sin dai tempi di Vienna, anzi, di Berlino est (ancora i blog non esistevano, non ho foto! ma solo oggetti ricordo...). E quindi, mentre l'Adorabile cercava le piste giuste per fare fondo (perché all'Altopiano di Asiago è famoso per il fondo) io cercavo indirizzi interessanti per il resto della piccola vacanza. E ho trovato un po' di cose piacevoli che vi racconto.

siamo arrivati ad Asiago città la sera verso le sei, dopo un pomeriggio di fondo, poiché sulla pista siamo arrivati verso le 14,30. E visto che il noleggio attrezzature chiude alle 16,30, abbiamo fatto due ore di fondo, che per me sono state un degno  debutto. 
la prima pista è stata Campolongo, 15 euro tra ingresso pista e noleggio sci e scarponi



lo so perché vado piano quando faccio fondo: perché non resisto a far foto ai fiorellini... e penso già al bombardino che mi berrò appena finito, sempre che ci sia il rifugio giusto: a Campolongo c'è.




dormire ad Asiago: ho scelto di farlo dentro a un forno! Al Forno dei Keple, bakery con bed and breakfast ai piani superiori, potrebbe essere una scelta affascinante. Le camere sono iper-tecnologiche e la cura dei dettagli molto nordica.Ci sono 3 o 4 camere e la scelta è caduta su quella in cima, con vista aperta sul cielo e letto tondo!  Si trova in Via Jacopo Scajaro 6 ad Asiago.

la mattina dopo, colazione (compresa nel prezzo, la camera scelta da noi costa 120 euro) con scelta tra le varie colazioni proposte dal forno e possibilità di mixare dando un'occhiata a quel che offre il bancone. Fate colazione assieme agli avventori, per me esperienza stupenda, con l'Adorabile in ciabatte :)



fare fondo a Fontanelle, un po' in salita e quindi, al ritorno, un po' in discesa, e quindi ho dato una sederata impegnativa... però il posto stupendo


e, finito fondo, andare verso la prossima meta, Lusiana, un paesino come ce ne sono tanti, dove il richiamo del turista è stato riattivato anche grazie al posto dove siamo andati a dormire


La Scuola-Guesthouse è una scuola degli anni Venti che Valeria, la proprietaria, e Marco, hanno deciso di acquistare e rimettere a posto, giocando sul tema della scuola di un tempo, facendo una ricerca sul design e l'atmosfera, davvero unica: avete presente i film di Wes Anderson? Ecco, come stare lì dentro. Questa è la sala cucina dove si fa colazione e dove la sera, accanto alla stufa a legna, si può leggere un libro

la nostra camera: Storia e Lettere, 80 euro a notte, compresa la colazione e una vista sul campanile e sulla vallata in lontananza

su consiglio di Valeria siamo andati a mangiare qui, Vecchia Osteria Bertiaga, a Vitarolo di Lusiana: pochi piatti, gestione famigliare, servizio gentilissimo e un baccalà alla vicentina strepitoso.

prima di partire per tornare a casa, acquisto di formaggi dai Pennar 

e un caffè al Bar della Vecchia Stazione per un ultimo bombardino

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